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18.02.2019 Bits and Chips

La nostra prova è stata effettuata sull'ultima revisione della build ITX realizzata in collaborazione con Fractal Design e GigaByte Italia, che può contare ora sulla CPU Ryzen 7 1700 di AMD, rinfrescata dal dissipatore Noctua NH-L9x65 SE-AM4, oltre che sulla fidata GPU Nvidia GTX 1070 in variante G1 Gaming prodotta da GigaByte. Per simulare un carico massimo sulla CPU, abbiamo applicato il classico overclock a 3.70GHz (1.375V) e registrato la massima temperatura ottenuta alla decima esecuzione consecutiva del benchmark multicore di Cinebench 15, il tutto tramite l'utility AMD Ryzen Master. Com'è possibile notare, la pasta termica NT-H1 ha ottenuto risultati prettamente comparabili con la MX-4 di Arctic (Ricordiamo, versione ante 2019). La nuova NT-H2 ha fatto registrare invece circa 1°C in meno rispetto alle due precedenti, classificandosi quindi al primo posto. Naturalmente bisogna considerare, dato comunque il range di rilevazione limitato, tali differenze - sopratutto tra la NT-H1 e la MX4 - non sono poi cotanto rilevanti, sopratutto perchè ci troviamo nel possibile range di errore dei sensori.

"La nuova pasta termica NT-H2 si conferma dunque migliore della precedente NT-H1, sopratutto per la differente composizione che ne permette una più semplice applicazione e per le salviette fornite in bundle." (Vincenzo Mancuso, Bits and Chips)